in provincia di Chieti, Abruzzo.

Villa Santa Maria, paese natale di San Francesco Caracciolo, è sita ai piedi delle rupi verticali della "Penna", nella media valle del Sangro.

Le sue origini si fanno risalire, secondo il Kronicon Vulturnense, contemporaneamente all'erezione del Santuario della Madonna in Basilico "iuxta Sandri fluvium sita..." avutasi intorno all'anno 828 per opear dei Padri Benedettini. Durante I decenni a cavallo dell'anno Mille, Villa S. Maria ricalcò un pò lo stampo di quel periodo detto delle Signorie diverse facendo parte ora del ducato di Benevento, ora di quello di Spoleto, ora del feudo della famiglia dei Borrello. Nel 1268 la cittadina subì una pesante capitolazione rimanendo pressocché distrutta da una delle tante scorrerie delle orde saracene. L'anno dopo l'intero agro villese venne donato da Carlo I D'Angiò al nobile francese Rodolfo di Cortiniaco. Bruciata nel XIV sec. per mano del duca di Vaches in punizione di una ribellione alle prepotenze feudali, Villa S. Maria di nuovo ricostruita, passò nel '500 ai principi Caracciolo. Nel XVII sec. decimati da una terribile pestilenza e spinti a trovare luoghi più sicuri contro le continue incursioni bandistiche, I villesi abbandonarono l'originale dimora trasferendosi a quella odierna sulla riva destra del fiume Sangro. Il resto è storia recente.

E di cose ammirabili oggi fanno parte la settecentesca parrocchia di S. Nicola, Santo Patrono del paese. Nei pressi della chiesa parrocchiale, si trova la casa natia di S. Francesco Caracciolo (1563-1608), fondatore della congregazione dei Chierici Regolari Minori. Sull'opposta sponda del Sangro, si trova la già citata chiesa della Madonna in Basilico ove si conserva una statua della Madonna risalente al '300.

Lungo la strada per Montelapiano vi è un'imponente centrale idroelettrica in caverna, a 400 m. di profondità, in cui si utilizzano le acque del Sangro incanalate in una galleria di 18 Km., per produrre circa 360 milioni di Kwh, annui. E' da qui che viene fuori l'energia elettrica che alimenta la nostra capitale.

Blasone di Villa S. Maria, è la nota Scuola Prof. Alberghiera che conta circa 500 allievi suddivisa nei corsi di Sala-Bar, Cucina, Segreteria ed Amministrazione d'Albergo e biennio postqualifica di Tecnico delle attività alberghiere, che porta al relativo conseguimento della maturità con la possibilità di accedere a qualsiasi facoltà universitaria. Nata sulla scorta di una secolare tradizione culinaria, risalente ai principi Caracciolo, essa rappresenta il vero fiore all'occhiello dell'intera Vallata del Sangro. (estratto da un articolo del prof. Nicola Tantimonaco)

Agosto è il miglior periodo per visitare Villa Santa Maria quando villesi da tutto il mondo ritornano per partecipare alle festività della Madonna in Basilico (il 10 agosto) e per rivedere amici e parenti. Per ulteriori informazioni, e per abbonarsi a LA PENNA, un notiziario su Villa Santa Maria, scrivere a: Associazione Amici di Villa Santa Maria e della Valle del Sangro, Via Alpi Apuane, 1 --- 00141 Roma o visitate il sito Amici di Villa Santa Maria

LA PENNA - dicembre 1998

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San Francesco Caracciolo visto dall'artista Rocco Olivo Castracane

Il Cavaliere e l'armatura- Stefano Castracane

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