LaPenna-Dicembre 1998


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AGOSTO 1998

Quest'anno l'estate villese è stata piena di appuntamenti importanti e le mànifestazioni si sono succedute con tanta partecipazione popolare. Il mese di agosto ha avuto inizio con un programma religioso riguardante la festa della Madonna in Basilica e precisamente con la Novena, svoltasi dal 1 al 9 agosto, sul tema "Con Maria, obbediente allo Spirito Santo, verso il Giubileo del duemila". Negli stessi giorni si sono svolte altre manifestazioni, come la vendita di dolci per le Missioni Caraccioline (dolci preparati dalle sapienti mani delle donne villesi); Il 7 agosto c'è stata la Giornata dell'Anziano Malato e nei giorni 8 e 9 sono state realizzate le Animazioni Missionarie a cura di P. Paolo Di Nardo, presente a Villa per un breve soggiorno di rientro dallo Zaire. Il giorno 9 agosto c'è stata l'apertura della festa, con fuochi pirotecnici e la Santa Messa alle ore 7.00 con la discesa della statua della Madonna. Lo stesso giorno alle ore 18.00 c'è stata l'inaugurazione del Monumento ai Caduti della Seconda Guerra Mondiale con la celebrazione di una solenne Santa Messa celebrata da P. Luigi Affoni, coadiuvato dal parroco di Villa S. Maria, P. Giulio Capetola. La sera alle ore 21.00 - nello spiazzo antistante la chiesa della Madonna - c'è stato l'intrattenimento musicale con il complesso di Barbara e i Rubacuori di Ravenna e dalle ore 24.00 si è svolta la Veglia di Preghiera ai piedi della Madonna; la nostra Madonna che ora sembra ancora più bella dopo il restauro della mano e del viso e ricoperta con nuovo manto celeste. I villesi d'America che hanno raccolto i fondi per il restauro della statua della Madonna possono essere ben fieri d'aver contribuito con la loro generosa offerta a rendere più luminosa la nostra carissima Madonna. Il giorno 10 agosto è iniziato con la Santa Messa alle ore 8.30 ed alle ore 9.15 c'è stato il giro per le vie del paese della Banda degli Alpini di Montaquila, alle ore 10.30 la Santa Messa con breve processione attorno al Santuario. Subito dopo c'è stato lo sparo; allo ore 17.30 solenne processione con la statua della Madonna fino alla Chiesa Parrocchiale e sosta davanti alle due lapidi dei Caduti delle due guerre mondiali con l'esecuzione, da parte della banda degli Alpini, dell'Inno Nazionale e del "Silenzio", in memoria del soldati caduti. Col rientro della statua della Madonna in chiesa c'è stata la celebrazione della Santa Messa ed alle ore 21.15 l'intrattenimento musicale eseguito dal Complesso di Trinoli-Band. Il giorno 11 agosto alle ore 8.30 Santa Messa ed alle ore 9.15 matinè della Banda Città di Ceglie Messapica; alle ore 10.30 Santa Messa e processione con le statue della Madonna e di S. Rocco: alle ore 21.00, grande concerto della Banda diretta con vigorosa maestria da una stupenda signora direttrice; alle ore 24.00 chiusura della festa con lo sparo di un ottimo fuoco pirotecnico. curato dalla premiata Ditta Vaini di Guastameroli (Chieti). L'organizzazione di tutto quanto su esposto è stata curata dal Comitato per la festa della Madonna in Basilica. Mentre la Comunità Montana 'Valsangro' di Villa S. Maria ha organizzato nella serata dell'8 agosto la rappresentazione di uno spettacolo inconsueto per la comunità locale: la celebre commedia di Carlo Goldoni LA FINTA AMMALATA recitata dai bravissimi componenti della Compagnia dell'Associazione Artistica Culturale "Fedele Fenaroli" di Lanciano. Gli attori sono stati lungamente applauditi dal numeroso e attento pubblico presente. L'Associazione Amici di Villa S. Maria ha portato a termine l'opera della posa della lapide in onore dei caduti della Seconda Guerra Mondiale, lapide posta a fianco di quella a suo tempo eretta in onore dei soldati caduti nella Prima Grande Guerra. Quindi il 9 agosto ai piedi delle due lapidi si è svolta la cerimonia commemorativa con una solenne funzione religiosa presieduta dal nostro assistente spirituale, P. Luigi Affoni con la collaborazione del Parroco di Villa, come già detto in altra parte del Notiziario. Gli onori civili ai caduti sono stati espressi dal Sindaco di Villa S. Maria, il dott. Antonio Salvatore e dal Presidente della nostra Associazione, ing. Alberto Franco Di Cicco. Le loro parole hanno riempito di commozione gli animi dei presenti e soprattutto i cuori dei familiari dei caduti i cui nomi erano riportati sulla lapide appena inaugurata. Alcuni volti sono stati rigati da rivoli di lacrime. In rappresentanza dei familiari dei suddetti soldati caduti nel conilitto mondiale è intervenuto il fratello del sott. Camillo Di Cicco, con il seguente discorso: Concittadini: oggi soltanto, dopo oltre mezzo secolo dalla tragica conclusione del secondo conflitto mondiale, tra l'indifferenza - purtroppo devo dirlo - delle varie Amministrazioni che si sono succedute in questo Comune (almeno fino a ieri), un piccolo gruppo di compaesani facente capo al periodico "La Penna", capeggiato dall'instancabile Luciano Tinto, è riuscito nell'impresa di reperire ed immortalare su una lapide i nomi dei tanti nostri fratelli scomparsi con la loro giovinezza. nell'immane rngo dell'ultima grande guerra. Tra noi. di certo, non v'è persona che non abbia subito una dolomsa perdita: quella di un padre. di un marito, di un figlio, di un fratello (il mio si chiamava Carnillo, 22 anni, il quale in Montenegro, per salvare il suo reparto, si consegnò spontaneamente al nemico). La perdita, dicevo di un amico, magari di un conoscente soltanto, ai cui conserva il ricordo, mal affievolitosi nel tempo Ora i loro nomi sono qui, su questa lapide, a lustro di questa nostra piccola Comunità, e quale luminoso esempio per le nuove generazioni diseducate - purtroppo - ai primari valori di dedizione alla Patria, alla Bandiera, alla Famiglia. E, quasi a guardia di essa, affidata alla doverosa attenzione dei villesi c'è la grande MADRE PENNA che, dall'alto e per sempre, questi suoi figli, questi nostri eroi guarda e benedice! Viva l'Italia, Onore ai Caduti di Villa S. Maria. 9 agosto 1998 Antonino Di Cicco Il giorno 12 agosto l'Associazione Amici di Villa S. Maria ha organizzato l'annuale incontro, fra soci ed amici, con la rituale cena danzante, libera a tutti, presso l'hotel S. Maria di Villa S. Maria. La serata ha riscosso notevole successo con la partecipazione di numerosissimo pubblico proveniente dalle più disparate località italiane ed estere. I liquori per il brindisi finale sono stati offerti dal sig. Antonio Di Cicco, titolare dell'omonima distilleria. Nella stessa giornata del 12 agosto l'Amministrazione Comunale di Villa S. Maria, con patrocinio e l'interessamento del ristoratore Sandro Stanziani, da Venezia, ha organizzato, alle ore 21.30 in Piazza Martiri della Resistenza, uno spettacolo teatrale intitolato: CASANOVA, la Commedia dell'Arte e la Grande Festa del Carnevale. I prolungati applausi degli spettatori presenti hanno confermato l'ottima riuscita della serata il cui spettacolo era inedito per il pubblico villese. Il giorno 13 agosto l'Associazione ha orgazizzato un Torneo di Scopa per coppie miste (uomini e donne). Hanno partecipato ben 48 persone che sono state sorteggiate per gli accoppiamenti. Hanno vinto il Torneo i signori Tittina Turco e Vincenzo Tinto mentre la coppia seconda classificata è risultata essere composta dai signori Maria Fedele Sabatini e Orlando Marchetti. Alla coppia vincente è stato offerto un viaggio a Positano. Il giorno 16 agosto si è svolta la serata in onore del nostro celeberrimo concittadino, il prof. Dominick Salvatore. L'organizzazione della manifestazione, voluta dall'Associazione Amici di Villa Santa Maria, si è avvalsa del patrocinio dell'Amministrazione Comunale che ha garantito l'ottima riuscita della serata. L'Associazione ha affidato l'onere e l'onore della parte spettacolare della manifestazione all'espertissimo M.o Giacomo Dell'Orso il quale è stato brillantemente coadiuvato dalla collaudata esperienza del GAP. facente capo all'instancabile prof. Antonio Di Lello. La serata si è svolta nell'Arena scoperta dell'ex-ENAL in Via Roma, dove l'Amministrazione Comunale, per l'interessamento del sindaco e del vice sindaco, signori Antonio Salvatore e Vito Paolini, ha ripristinato l'ambiente nella sua più completa funzionalità. La serata è stata presentata da Luciano Tinto mentre i saluti di benvenuto al prof. Dominick Salvatore sono stati portati dal sindaco di Villa S. Maria, dott. Antonio Salvatore a nome della cittadinanza e dall'ing. Alberto Franco Di Cicco, a nome dell'Associazione Amici di Villa S. Maria. ll nostro socio Nicola Colecchia, grande amico di Dominick, ha parlato della vita e degli studi del prof. Salvatore sottolineando soprattutto la posizione oggi raggiunta da Dominick nel campo dell'economia mondiale quale, per esempio, quella di essere consulente alle Nazioni Unite, al Fondo Monetario, alla Banca Mondiale, al Fondo Monetario Internazionale (vedere Relazione Colecchia a pagina 8). Il sig. Colecchia ha ricordato ai presenti che Dominick è autore di ben 34 volumi di trattati di economia e finanza internazionale, tradotti anche in diverse lingue. Il sig. Colecchia ha precisato pure l'attuale carica del prof. Salvatore quale Preside della Facoltà e ordinario di economia alla FORDHAM UNIVERSITY di New York; ha riferito che Dominick viene chiamato da tantissime università in Italia ed all'estero per tenere conferenze nel campo dell'economia mondiale e spessissimo lo chiamano anche a Roma perché dia i suoi consigli ai nostri governanti. Insomma ora tutti noi sappiamo qualcosa in più di questo celebre figlio della nostra terra, di questo eccelso luminare del mondo economico internazionale. Al prof. Salvatore, nel corso della serata, è stato fatto dono di una caratteristica scultura in pietra, ideata dal sig. Vito Paolini e modellata da un notissimo scultore abruzzese, su una pietra della nostra "Penna", cosi da far rivivere al grande Dominick i ricordi paesani. La scultura ritrae un libro: su una pagina c'è la dedica di Villa S. Maria al professore e sull'altra è riportata la sagoma della Penna. Il sig. Vito Paolini ha spiegato come è nata l'idea, la realizzazione ed il significato del dono offerto. Subito dopo ha avuto inizio lo spettacolo che l'Associazione Amici di Villa S. Maria, l'Amministrazione Comunale ed il GAP hanno presentato col titolo: "DENARO MON AMOUR, ma è sempre l'uomo che conta". E' stato un recital particolarissimo ed interamente adattato alla figura del personaggio che si è voluto onorare. Vi hanno partecipato: Edda Dell'Orso con l'ormai notissima valentia, Felice Cavaliere e Aldo Colecchia con i dolci suoni delle loro chitarre classiche, Piero Colecchia con la sua voce suadente di fine dicitore, Angelo Pavia con la sua schietta carica di comicità ed il coro del GAP con tutti i suoi bravissimi ed applauditissimi componenti. Il recital è stato scritto, condotto e diretto da Giacomo Dell'Orso e da Antonio Di Lello i quali, oltre a confermarsi grandi autori e direttori, si sono prodotti brillantemente sia in coppia che singolarmente, riscuotendo notevolissimi consensi di approvazione. L'Associazione coglie l'occasione di ringraziare loro due e tutti i partecipanti al recital poiché senza di essi la serata non avrebbe potuto ottenere il successo realizzato. Il giorno 24 agosto l'Associazione ha concretizzato una gita a Positano (con pranzo al sacco). Alle ore 6.00 del mattino tutti I 52 partecipanti si sono ritrovati al luogo di partenza ed una volta in viaggio è stato prospettato a tutti la possibilità di diversificare l'itinerario, chiedendo l'adesione alla variazione del percorso. Avutone conferma si è provveduto a prendere i necessari contatti con chi poteva servirci e di conseguenza si è esposto il nuovo programma. Esso è consistito nel variare il viaggio di ritorno non più da Positano per Villa ma da Salerno per Villa e raggiungendo Salerno via mare con un viaggio in motonave lungo lo stupendo percorso della costa amalfitana. Siamo cosi partiti da Positano alle ore 16 circa ed in meno di un'ora siamo sbarcati a Salerno dopo aver sostato ad Amalfi ed aver potuto godere delle bellezze che tutta la costa ha offerto ai nostri occhi. Giunti a Salerno, prima di risalire in pullman (dove nel frattempo era stato portato per riprenderci) abbiamo potuto effettuare una bella e tranquilla passeggiata sotto l'ombroso ed invitante viale del lungomare della città campana ed alle ore 18.00 circa abbiamo ripreso la strada di casa. Una volta sul pullman abbiamo voluto sentire il parere di alcuni partecipanti alla gita che si sono trovati per la prima volta in compagnia dei nostri associati e così abbiamo avuto il conforto del consenso favorevole degli interpellati e la soddisfazione di tutti per la bella giornata trascorsa piacevolmente in sana ed allegra compagnia. Il Centro Cultura e Artistico "Michele Marchetti" ubicato in Via Supportico al Palazzo Caracciolo di Villa S. Maria, dall'8 al 20 agosto ha presentato nei locali della propria sede una Mostra di Pittura dell'artista Sebastiano Di Pietro, una Mostra di Scultura in legno dell'artista Donato ed una Mostra di fotografie antiche. Il Centro ha inoltre presentato il recital CANTIAMO E PARLIAMO D'AMORE con Edda e Giacomo Dell'Orso e con il coro del GAP per la regia di Antonio Di Lello. Detto recital è stato realizzato il 13 agosto presso il Castello di Casoli, il 17 agosto presso il Cortile del Palazzo Caracciolo di Villa S. Maria ed il 18 agosto presso il Teatro Romano di Juvanum. Il GAP - Gruppo di Animazione Parrocchiale - ha realizzato inoltre altri spettacoli, presentati entrambi presso l'Arena del Cinema Golden di Villa S. Maria: il 14 agosto la fiaba musicale BIANCANEVE ED I 7 NANI ed il 17 agosto l'operetta LA VEDOVA ALLEGRA per la regia di Antonio Di Lello. Il consenso del pubblico è stato sottolineato con lunghissimi e calorosissimi applausi all'indirizzo dell'attivissimo prof. Di Lello e di tutta la numerosa affiatatissima compagnia. La Provincia di Chieti con l'Assessorato al Turismo ha voluto, promosso e portato a Villa S. Maria il 20 Festival Nazionale itinerante di Teatro di Strada con la grande iniziativa di BORGHI NARRANTI. La kermesse degli spettacoli svoltasi nella serata del 25 agosto ed in ben 14 diversi punti della nostra cittadina, ha coinvolto circa 70 artisti di provenienza europea, che hanno richiamato una enorme partecipazione di popolo, coinvolto e coinvolgente, che ha dato vita ad uno spettacolo nello spettacolo. Il programma è stato il seguente: DA UN LATO ALL'ALTRo DEL BORGO ore 21.00 parata completa di apertura con: La Carovana d'Arte Antica e Persa Bassabanda + Fiasco & Fiasco 1 Il Luccherino - comici, fantasisti 2 Gustavo Augusto - mimo clown 3 Teatrino del Baobab - burattinai, cantastorie 4 il Grillo Parlante - trampoli, circo della gomma, bolle di sapone 5 Strada & Molari - clowntastorie 6 Krak Teatro Artificio - cantastorie 7 Il Draghetto - pupazzi giganti, ombre, maschere 8 Bassabanda + Fiasco & Fiasco - parade musicale+ trampoli La Carovana d'Arte Antica e Persa è composta da: 9 Teatro Regresso Girovago - commedianti, musici 10 Mismo & Cicoria - clown, giocolieri 11 Attilio & Ali - saltimbanchi e fakiri 12 Paola & Filippella - fuoco, trampoli, giocolerie 13 Saeed Fekri - l'incantatore di folle 14 Miradas Group - percussioni e danze africane Ore 00.30 Al centro del Borgo, Giochi Pirotecnici di chiusura, con tutti gli artisti, riuniti in "evento spettacolo collettivo" Per concludere possiamo affermare che l'estate 1998 sarà ricordata come una delle tappe villesi più interessanti degli ultimi decenni e riteniamo che sia stato un agosto attivissimo e soddisfacente per tutti i gusti. Peccato per chi non è stato presente in paese durante il suddetto periodo! --Luciano Tinto

DOMENICO SALVATORE

Ci stringiamo questa sera intorno a un figlio di questa terra umile che è diventato stella di prima grandezza: Domenico Salvatore, professore emerito e preside del Dipartimento di Economia della Fordham University di New York; è stato presidente dell'Associazione della Finanza e del Commercio Internazionali; è membro e presidente della sezione economica dell'Accademia delle Scienze di New York; consulente della Nazioni Unite, della Banca Mondiale, del Fondo Monetario Internazionale dell'Istituto delle Politiche Economiche. Ha pubblicato 34 libri, spesso tradotti in molte lingue. Tra essi, il testo di Economia Internazionaie, che è un best-seller (oltre che nel resto del mondo) negli Stati Uniti, dove il mercato è galantuomo; dove cioè i libri si vendono per merito e non per "grazia ricevuta". Li questo libro è in concorrenza con testi scritti da altri autori che occupano i primissimi posti nella graduatoria mondiale degli economisti e, ciò malgrado, vende più di tutti i concorrenti messi Insieme; "Teoria e problemi di microeconomia"', di cui sono state vendute 800.000 copie. L'ultimo libro, sulla Finanza Internazionale, è stato presentato a Roma il 30 giugno scorso. Ha pubblicato articoli sui 20 maggiori giornali di economia del mondo; ha tenuto più di 150 conferenze in Unlversltà e sedi economiche dalla Russia alla Cina, dal Sud America al Canada. Questa è la statura dell'economista Domenico Salvatore. Per presentare la figura dello scienziato si era pensato a qualche famoso economista nostrano, ma si sono subito evidenziati alcuni problemi pratici. Infatti, l'ospite avrebbe tolto alla serata la sua connotazione di festa di famiglia. Egli avrebbe parlato di "Dominick", nome col quale il nostro Personaggio è ufficialmente noto, mentre noi amiamo chiamarlo Domenico, che è il nome col quale è nato. L'ospite avrebbe parlato di pensiero economico e io personalmente. ma anche alcuni di voi, avremmo capito ben poco. Festa di famiglia, dicevo, perché in Domenico festeggiamo il nostro orgoglio di villesi, il nostro riscatto dalle ristrettezze del passato ottenuto con duro lavoro. Molti di noi hanno vissuto le tensioni e le fatiche che l'elevazione personale comporta. DI noi, Domenico è quello che è arrivato più in alto ed è per questo diventato il nostro simbolo. E' nostro e lo vogliamo festeggiare tra noi. Allora gli organizzatori hanno pensato che, al posto di un ospite economista, un ignorante concittadino poteva far comodo. Acclarata la statura scientifica del Personaggio, questo ignorante potrà parlare dell'uomo Domenico. Mi si potrà chiedere se c'è un aspetto umano da celebrare. E' mia opinione, ma penso anche vostra, che l'uomo Domenico sia grande almeno quanto l'economista. La dimostrazione è sotto gli occhi di tutti. Ma facciamo un passo indietro: partiamo dalle origini. Il Domenico bambino-ragazzotto e un autentico scavezzacollo. Il colorito? quello che noi diciamo: "Bianche e rusce". La stazza? Pienotta. La notte non dorme (dorme forse l'esimio professore?); scappa via di balcone e se ne va in giro per il paese a scoprire tutto ciò che di giorno non è visibile: ecco la curiosità dello scienziato. Di giorno è quasi sempre a pesca, "a lu vuallone". Un pezzo di canna, una metrata di spago (chi glieli dà i soldi per il filo di crine?) e prende anguille e capitoni e poi, concitatamente, racconta le gesta all'amico sedentario. Il Domenico "primordiale"' e-, a dir poco, vivace e provocatore: insomma "ne vuaglione ngementuse". E' igienista convinto (non lo e forse il professore emerito?) Tipicamente, appena ci si incontrava, diceva: "Ho mangiato una testa d'aglio e una cipolia crudi, perche fanno bene. E io (stringendo il naso tra pollice e indice): "Domenico, hai ragione, l'aglio e la cipolla fanno molto bene" ... e cadevo stecchito. Quel Domenico non si fa passare "la mosca sotto il naso". Se la fa passare l'illustre professore? Questi se, nel ben mezzo di un importante convegno. rileva che l'oratore di turno ha detto qualcosa che gli crea ribellione intellettuale. prende il microfono e gliene dice quattro. Di solito in queste circostanze I convenuti applaudono: segno che "il nostro" ha impartito un'ennesima lezione. Il Domenico bambino scoppia di vitalità (perché quello adulto?) e ha bisogno di esprimerla in forma pratica; altroché se poi la esprimerà! E' un imberbe adolescente il Domenico che nel 1956, dopo una brillantissima licenza media e varie puntate negli alberghi di Roccaraso in attesa del completamento delle pratiche di emigrazione, parte per gli USA. Li comincia un black-out durato li anni. Si è dimenticato di noi? Ci snobba? Niente di tutto ciò. Domenico sente fortissima la nostalgia di Villa, ma sta combattendo la battaglia dellà sua vita: sta scalando una montagna altissima; le difficoltà si chiamano: circa 3 ore di treno al giorno per andare e tornare dal duro lavoro (questo fa durante i giorni di fine settimana e le vacanze scolastiche); studiare sodo. Si chiamano, soprattutto, non essere figlio di papà e quindi dover rompere gli steccati di un mondo controllato da precise élites. Sapete cosa dicevano di lui all'Università? "Pensa che è italiano eppure è intelligente!" Capite amici quanto ripida era quella montagna? Per due volte Domenico interrompe gli studi, per due volte capisce che non ha raggiunto il livello a cui ha diritto di aspirare e riprende. Lo rivedremo a Villa nel 1967 quando, ormai, già traguarda il dottorato e ... che emozione! Quanta voglia di reinserirsi nella comitiva delle cenette! Quanto rimpianto per il tempo forzatamente perduto. Da allora è tutto un crescendo: istruttore al City College nel '68; assistente alla Fordham nel '71, dopo il Philosophy Degree ottenuto "summa cum laude"; pubblicazione del primo libro nel '72: professore associato nel '74; pubblicazione del libro di economia internazionale nel '76; full professor nel '78; preside di facoltà nell'82; direttore dei programmi post laurea nell'88. In Italia gli vengono assegnati il Premio Minerva, nel '94 (insieme al senatore a vita Carlo Bo, rettore della Università di Urbino) e il premio Scanno, riservato a illustri studiosi italiani e stranieri, nel '96; contribuisce regolarmente a vari giornali economici, tra cui il Sole 24 Ore, il più importante in Italia e il più venduto in Europa. In USA: la Fordham University lo ha scelto, a vita, come uno dei suoi 3 professori (di tutte le facoltà) di chiara fama; nel '97 l'Università di New York ha nominato Domenico il più illustre tra i suoi laureati in economia. Oggi politici e direttori delle banche centrali di mezzo mondo se ne contendono le consulenze; rettori, presidi e professori delle maggiori Università gli fanno la corte e lui, che si potrebbe installare in una torre d'avorio, cosa fa? Tratta tutti da pari a pari e non lesina aiuto e incoraggiamento a chi gli si propone. Il grande amore di Domenico per il proprio Paese si estrinseca nell'atteggiamento benevolo, direi prtvilegiato, verso gli amici economisti italiani (alcuni di essi li vediamo spesso in TV), Ci sono gustosi aneddoti inerenti al rapporto del nostro Personaggio con qualche esponente di quel mondo, ma questa è materia da trattare nel salotto di casa nostra. Di certo si deve dire che Domenico, molto spesso, sa bene di dare molto più di quanto prende, ma se proprio non gli fanno saltare la famosa mosca al naso,fa finta di niente e va avanti. Questo è l'uomo Domenico. La sua umiltà la viviamo tutte le volte che lo incontriamo. Via Internet mi dice: "Giorno 8 sarò a Villa; verso le 23, aspettami sulla piazzetta". Io vado sulla piazzetta; aspetto, aspetto e aspetto. All'una mi muovo nella direzione di casa sua. Lo incontro alla "Fonda vecchie": era uscito alle 22.45, ma ha abbracciato e baciato tutte le persone che ha incontrato fino a quel punto.,. e continua. Si intrattiene con uguale calore con persone colte e con amici come quello che gli chiede: "Domenico, tu fai una cosa importante. Come si chiama?" "Economia" dice Domenico, "Economia"; e quello, rivolto alla figliola adolescente: "Si capite, papà, questo signore insegna economia domestica". A questo punto a Domenico non cascano le braccia, anzi sorride divertito. Nei più importanti convegni, nei quali gli economisti nostrani lo menzionano come "Dominick" e magari si gloriano dicendo: "E' mio amico da anni" essi dovrebbero dire (dati i valori in campo) "Il Professor Dominick Salvatore mi onora da anni con la sua amicizia". Poi, quando Domenico prende la parola, se menziona quegli stessi economisti, lo fa con tanto di "Professore, Dottore, ecc.". Qui, ancora una volta, Domenico dà lezione di umiltà, ma anche e soprattutto . di stile. Questc è l'uomo Domenico. E l'attaccamento al nostro mondo di villesi? Quando si trova a Roma, tra impegni professionali e cene ufficiali, la sua massima aspirazione è di ritagliarsi i ora o 2 da trascorrere "tra di noi": Rocco, l'altro Rocco, Michele, Nicola, l'altro Nicola. Per parlare delle nostre cose, gli aneddoti, i personaggi di Villa, Il tutto rigorosamente in dialetto. Quando riesce a crearsi questa "oasi" lo vedete che è beato. C'è una creatura tanto paziente, ma di una pazienza che è figlia della Intelligenza; docile, ma non mite, tantomeno debole; dolce e tollerante, ma estremamente consapevole. E' Lucia, la professoressa Lucia, la moglie del genio. Credete che sia facile essere la moglie di un genio? Chiedetelo a Lucia. Si vuole che dietro ad ogni uomo di successo, quasi invariabilmente. ci sia una grande donna. Mai come in questo caso ciò è vero. Lucia ha saputo creare intorno a Domenico quell'atmosfera di serenità, di solidità di rapporti e di tranquillità che ha consentito al genio di esprimersi ai massimi livelli o, meglio, di scatenarsi In tutta la sua irruenza e incanalarsi nella giusta direzione. Grazie, Lucia! Domenico e Lucia; la bellezza di questo matrimonio ha un nome: Madeleine, una creatura meravigliosa, Caro Domenico, sono certo di interpretare il sentimento di tutta questa famiglia, dicendo che ogni riconoscimento che il tuo impegno si conquista noi lo vediamo come una nostra conquista; ogni tuo successo e un nostro successo; la tua grandezza è la nostra grandezza. Ora devo chiudere, per una serie di ragioni, non ultimo il fatto che la voce comincia a tradirmi perché quella emozione che ho cercato In tutti i modi di reprimere, comincia, qua e là, a fare capolino (pensi che sia solo a causa della età che avanza?). Chiudo e lo faccio con una frase trita, ma secondo me appropriata e, soprattutto, semplice (perché usare le frasi complicate quando ci sono quelle semplici?): DOMENICO, SEI TUTTI NOI! Villa, 16 agosto 1998 Nicola Colecchia

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