MEDITERRANEO
Abbracci di ginestre sulle prode
laddove il mare cede all'alte sponde
avvezze all'ombre arcane degli Dei
ridenti per l'azzurro vaneggiar dell'onde
alga mi chino prodiga
Vela trasalimento
di chiare acque d'erba
la gioia mia
propria del cosmo
labile
felicità di un momento.
E nelle loro variabili case celesti
silente la corruzione dell'onda
tra gli astri
con te riflessa
germoglia
ed il suo fiorire instabile
alla nostra specie rammenta
che spazio di grevi mutamenti
è il tempo lieve degli umani.